GoriziaEuropa compie 10 anni.
Così Giuseppe Cingolani, allora segretario del Circolo del PD di
Gorizia, salutò la nascita del giornale da lui fortemente voluto: “GoriziaEuropa
è uno strumento essenziale per il PD di Gorizia. Il PD infatti
è nato con una vocazione precisa: rilanciare il legame vitale tra i
cittadini e la politica, in funzione del bene comune….Dare vita a un
giornale come GoriziaEuropa è fondamentale perchè facilita la comunicazione
tra i cittadini e chi nel partito ha incarichi di responsabilità,
ma non basta. Occorre che molti cittadini scelgano di partecipare attivamente,
facendo sentire la propria voce, in modo che il partito raccolga
ed esprima davvero i bisogni reali e le proposte dei cittadini…a
tutto questo servirà il giornale.”
Da quel giorno abbiamo pubblicato 53 numeri, 4 inserti e 4 supplementi.
Oltre 1.300 gli articoli e più di 130 i collaboratori. Crediamo
che, almeno in parte, il giornale abbia risposto agli auspici di Giuseppe.
E ai nostri. Nella copertina del primo numero ci sono due foto:
una del Castello e una del Parlamento europeo. Una di Gorizia e una
dell’Europa. Era l’altro compito che il giornale ha cercato di portare
avanti. Il rapporto con l’Europa. Rapporto vitale per Gorizia, necessario
per dare speranza alla città, indispensabile per superare i fantasmi
del passato. L’eurodeputata Isabella De Monte è presente, da
quando è stata eletta, sul giornale a significare un legame organico
tra l’Europa e Gorizia.
Questi 53 numeri sono un risultato collettivo di tutto il partito che
ha trovato nel giornale uno strumento di aggregazione, di diffusione
delle proposte, un’occasione per approfondire i problemi per la battaglia
politica e culturale. C’è in questi 53 numeri una linea che li attraversa
tutti. Il cercare di essere punto di riferimento di quella parte
della città e di quella gente chi si riconosce nei valori della democrazia,
dell’accoglienza, della resistenza, dell’uguaglianza, dell’antifascismo,
della partecipazione, della non discriminazione. Una posizione
non facile di fronte alla presenza sempre più prepotente del sovranismo,
dell’intolleranza, dell’esclusione, delle paure sollecitare. Non è
facile dare risposte a quelle domante e non è facile battersi contro
quel blocco di opinioni oggi pervasivo.
E’ però un impegno che tutti noi abbiamo e stiamo percorrendo
convinti, con un pizzico di presunzione, che valga la pena di far vivere
un giornale proprio perchè serve alla sinistra, ai democratici, al
PD, agli antifascisti, ai lavoratori, alle donne, ai giovani. Insomma a
tutti noi
Per ultimo un ringraziamento a tutti quelli, oltre 130, che hanno
contribuito a costruire un “intellettuale collettivo” che pensa e produce
proposte, analisi per la nostra città. Un ringraziamento particolare
a Salvatore Simoncini che con le sue magie informatiche ha reso
possibili mettere insieme gli articoli e le foto e fare così il giornale
Dieci anni di lavoro resi possibili , va ancora sottolineato, per l’impegno
di così tante persone.